lunedì 19 marzo 2012

FESTA DEL PAPA'

Questi sono i regali che i miei figli hanno fatto al loro papà: fiaschetti di vino (se non altro è un regalo originale), poesia e disegnino (questi ultimi molto emozionanti). Io vorrei però fermare l'attenzione su quei papà che, per un modo o per un altro, non hanno la fortuna di vivere i loro figli ogni giorno nella loro crescita e scoperta del mondo! Aggiungo di seguito due articoli che dovrebbero farci riflettere sulla fortuna che abbiamo noi a poter condividere giornalmente gioie e difficoltà con la nostra famiglia! SAN GIUSEPPE, FESTA DEI PAPA', ANCHE SEPARATI: "PAPA' TI VOGLIO BENE, ANCHE SE NON AMI PIU' LA MAMMA" I PAPA' SEPARATI, I NUOVI POVERI. "Papa` ti amo, ti voglio un bene infinito...auguri!!! Mi manchi tanto" E’ la festa dei papà oggi, di tutti i papà anche quelli separati. Non per tutti i separati la fine dell'amore con la moglie o con la compagna significa solo la fine di una relazione. Ci sono padri che rischiano di perdere anche il loro ruolo di "papà” e non per scelta. Le donne, tutte, sono tutelate di fronte alla legge quando c'è una separazione non consensuale, il papà`, anche quando fosse il migliore del mondo, rischia invece di essere messo da parte. Non solo, per molti dietro la separazione c'è il rischio del nuovo status di povertà. In Italia sono circa 2 milioni e 200.000 i padri separati. Il numero è evidentemente elevato, ma questo non è l’unico dato su cui riflettere. Non tutti ce la fanno a continuare a vivere una vita dignitosa dopo la separazione, soprattutto perché lo stipendio percepito non riesce più a coprire le spese legate al mantenimento dei figli, delle ex mogli e quelle di routine. Ultimamente, diversi padri separati hanno deciso di uscire allo scoperto, trovando il coraggio di ammettere le proprie difficoltà economiche, appellandosi alle Caritas e a varie associazioni per la tutela dei genitori separati. Ed ecco che, nel giro di poco tempo, mense gratuite e dormitori non sono più frequentati solamente dai senzatetto, ma anche da padri separati, in molti casi entrati nelle schiere dei cosiddetti nuovi poveri. Secondo l’Associazione avvocati matrimonialisti, 800mila padri separati vivono al di sotto della soglia di povertà, e 250mila con meno di 300 euro al mese. Parte dello stipendio deve andare in assegni di mantenimento ai figli e alla moglie Non c’è solo la questione economica, ma anche quella affettiva. Circa centocinquantamila hanno perso ogni contatto con i propri figli, e altri 950mila possono vederli solo un pomeriggio a settimana, spesso perché non hanno un letto dove farli dormire. A volte perché loro stessi non hanno una casa. Per questo in diverse città italiane sono nate le case famiglia dedicate ai padri separati e ai loro figli. In Italia, c’è poco da dire, manca una legge, lo sottolinea Gian Ettore Gassani, avvocato presidente dell’Ami, “nel nostro Paese ci sono 165 tribunali ed ognuno decide a proprio piacimento l’entità dell’assegno di mantenimento che il marito deve dare all’ex-moglie. È possibile un simile caos? Non sarebbe il caso di fissare dei criteri oggettivi e soprattutto dei paletti? Stabilire, ad esempio, che l’assegno di mantenimento non può essere superiore alla metà dello stipendio di chi lo deve erogare”. Noi oggi dedichiamo questa festa soprattutto ai papà che vedono i loro figli da tanto tempo. "Dai papà chiamali, scrivigli la tua situazione e non avere paura di dire 'non ho i soldi…' l’amore non ha nulla a che vedere con le possibilità economiche. Ai tuoi figli regala il tuo abbraccio, il sorriso e non mancare mai ai loro momenti importanti. Guardali negli occhi, e vedrai ti ameranno senza fine. Auguri papà!”. Da una figlia… FESTA DEL PAPA' SPECIALE PER I DETENUTI DEL CARCERE DI REBIBBIA CON "I NAVIGANTI" DI CASSINO. “Festa del papà in carcere” questa l’iniziativa realizzata dalla Cooperativa “I Naviganti” di Cassino. In occasione della ricorrenza, il prossimo 21 marzo, la Direzione della casa circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso – Braccio di massima sicurezza – promuove una giornata speciale dedicata ai papà – detenuti e ai loro bambini che potranno trascorrere un pomeriggio insieme, in un clima e in ambiente diverso da quello dei colloqui settimanali. Sarà un momento di festa in cui le famiglie potranno riunirsi, fare merenda e giocare, dimenticando per alcune ore la separazione dalla normale vita quotidiana di chi sta oltre le sbarre. Per l’occasione la sala teatro sarà addobbata e all’interno saranno organizzati spazi di gioco e di animazione per offrire alle famiglie l’occasione di vivere alcune ore in serenità e allegria. E sarà proprio il gioco il momento più importante della festa proprio per far riscoprire, in una circostanza così particolare, dentro il carcere, la dimensione ludica nel rapporto genitore – figlio. Animatori della festa saranno, oltre a quelli del Bianconiglio, il servizio di animazione dei I Naviganti, i detenuti che fanno parte del gruppo teatrale che per giorni hanno lavorato alla riuscita dell’iniziativa. Un momento per ricordare che continuano ad essere padri nonostante la detenzione e per dimostrare di sapere fare qualcosa di bello e di positivo per i propri familiari, soprattutto per i figli, che si trovano a fare i conti con una realtà dolorosa, non facile da accettare. “In questa giornata, Festa del papà, non ci saranno – spiega Simona Di Mambro, presidente della Coop. ‘I Naviganti’, sbarre a separare il desiderio di abbracciarsi – tra genitori e figli e di tenersi per qualche ora per mano”. “Ma la cosa non finisce qui, gli stessi detenuti del braccio di massima sicurezza – continua il responsabile dell’animazione Carmine Mernini – sono quelli che hanno vinto nei giorni scorsi l’Orso d’oro al Festival di Berlino, con il film ‘Cesare deve morire’. Siamo felicissimi per queste persone e ci fa piacere poter continuare a lavorare con loro grazie anche al sostegno dell’ufficio del Garante dei detenuti della Regione Lazio, diretto dal dott. Angiolo Marroni”. Un festa del papà diversa, speciale, dove gli affetti di genitori e figli possono riunirsi oltre le sbarre di un carcere, oltre la pena da scontare, perché nella vita si può sbagliare, ma l’amore fra genitori e figli non si ferma davanti ad errori e alle sbarre di una cella!

2 commenti:

  1. Facciamo bene ogni tanto a fermarci a riflettere e a renderci conto che la vita che noi viviamo e consideriamo normale, per tanti è diventato soltanto un sogno. Brava Laura.

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